Sebbene a beneficiarne siano stati soli gli statunitensi, l’update di Google Music ha riguardato anche i tablet e gli smartphone Android degli utenti italiani. Con Google Music, Google lancia la sfida ai servizi musicali di player già affermati, in primis ad iTunes di Apple.

Fattore che però rende unico Google Music dagli altri servizi è l’apertura ai musicisti indipendenti, i quali avranno l’opportunità di vendere online i loro brani musicali, mediante “Artist Hub”, stabilendo i prezzi e potendo contare su una percentuale del 70% di tutti i loro incassi. La logica di funzionamento di Google Music è la seguente: le canzoni sono presenti sull’Android Market e gli utenti, possessori di smartphone o tablet Android versione 2.2 o superiore, potranno acquistarle scaricandole, beneficiando anche dell’archiviazione e dello streaming gratuito di più di 20.000 brani.

Il costo di ogni brano a pagamento varia tra i 69 centesimi di dollaro a 1,29 dollari e sarà possibile salvare nella cloud le tracce acquistate, allo scopo di renderle accessibili in streaming dal dispositivo mobile e riproducibili in modalità offline anche dai terminali non Android. Vi è inoltre la condivisione gratuita dei brani musicali con i propri contatti Google+.

 

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