Nello scorso Dicembre, l’antitrust condannò Apple a pagare di 900.000 euro. Motivo? Una multa dovuta a pratiche dannose nei confronti dei consumatori. Nello specifico, era stata contestata un’applicazione parziale nei confronti degli utenti della garanzia legale biennale a carico del venditore. Non era tutto, dato che le informazioni sul sistema di copertura dei servizi di assistenza di AppleCare non risultavano particolarmente chiare.

Apple quindi non avrebbe garantito i 2 anni di garanzia legale e non avrebbe dichiarato il funzionamento dell’AppleCare. Questo vuol dire che, quando l’utente va ad acquistare il dispositivo e la garanzia aggiuntiva, i due periodi si sovrappongono. Nonostante nel Marzo 2012, il TAR avesse confermato  la multa, il 9 maggio è terminato il tempo a disposizione per la presentazione di un eventuale ricorso.

Ecco perciò la sentenza sul fatto che la multinazionale di Cupertino aveva contestato la richiesta di modifica “delle confezioni AppleCare Protection Plan mediante l’inclusione dell’indicazione ‘che nei primi 24 mesi dalla data di compravendita il consumatore ha ovviamente diritto alla garanzia del venditore che prevede tra le varie cose, la riparazione gratuita o sostituzione del prodotto non conforme al contratto”.

Il tribunale presieduto dal giudice Roberto Politi ha accolto il ricorso inerente alla dicitura nelle confezioni ed ha confermato la multa di 900.000 € inflitta già dall’Antitrust a fine dicembre.

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