Dall’analisi di iPhone 6 e iPhone 6 Plus si è scoperto che il processore A8 che si trova all’interno è da 20 nanometri ed è fabbricato dalla Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC). Chi si è occupata dell’analisi è Chipwork che ha analizzato le varie componenti di iPhone 6 e iPhone 6 Plus dopo il lancio ufficiale di Venerdì.

iPhone 5S utilizzava un processore da 28 nanometri e si vociferava da tempo che iPhone 6 avrebbe avuto un processore da 20 nanometri. Secondo TSMC il processo manifatturiero per il processore da 20 nanometri sarebbe molto più veloce rispetto a quello per il processore da 28 nanometri. Inoltre il processo consumerebbe meno energia con benefici per l’ambiente e per i costi di produzione.

Non si è mai capito chi avrebbe dovuto fare i processori per iPhone 6 e iPhone 6 Plus. La sfida era tra Samsung e TSMC. La precedente generazione di chip A7 per iPhone 5S era stata fatta da Samsung. Apple, ha introdotto TSMC nella lista dei fornitori per cercare di staccarsi da Samsung che è sua avversaria diretta nella produzione di smartphone. Ma non è solo Samsung ad essere vittima del distacco perchè Apple ha deciso di differenziare la sua catena dei fornitori e questo ha riguardato un po’ tutti.

Ma anche se TSMC produrrà i processori da 20 nanometri per iPhone 6 e iPhone 6 Plus, Apple non avrebbe terminato la sua relazione con Samsung. Pare che Samsung produrrà i processori da 14 nanometri che verranno installati nei dispositivi iOS dal prossimo anno. Questo è indice del fatto che Apple vuole avere tra i suoi fornitori sia Samsung che TSMC.

Stando a quello che dice Apple, il processore A8 fornisce il 25% di CPU in più e il 50% di performance grafica in più rispetto al processore A7 di iPhone 5S.

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