La South Korea Fair Trade Commission (FTC) starebbe indagando Apple per comportamento anti-competitivo nel territorio. Non è la prima volta che si vocifera la possibilità di queste accuse contro Apple. La FTC della Corea del Sud sarebbe interessata ai contratti che stipula Apple con gli operatori telefonici per la vendita dei prodotti Apple, come iPhone e iPad.

Apple obbligherebbe le compagnie telefoniche ad acquistare volumi minimi di prodotti e a condividere i costi di riparazione dei dispositivi. Già in Aprile, l’autorità della Corea del Sud aveva chiesto di modificare 20 clausole contrattuali che riguardavano la riparazione dei dispositivi. Il contratto aveva anche come clausola l’impossibilità dell’operatore di chiedere danni ad Apple dovuti ai prodotti difettosi.

Ma non sarebbe la prima volta che Apple è al centro di queste polemiche. Già in passato c’è stato un caso simile in Francia che è stato pubblicato ad Aprile. Nel caso Francese, il Directorate General for Competition, Consum Affairs and Fraud Control (DGCCRF) ha contestato 10 punti del contratto Apple con gli operatori telefonici dichiarandoli ingiusti. Tra questi punti era presente anche un quantitativo minimo in acquisto per un periodo di 3 anni oltre ai costi di riparazione in compartecipazione.

La sanzione nel caso francese è stata di 48,5 milioni di euro compresi 8 milioni di multa. C’è stato un caso analogo a Taiwan nel 2013 con Apple che ha dovuto pagare una multa di 666 mila dollari (importo preciso) per aver interferito con il prezzo di iPhone.

Non ci sono ancora molte informazioni sul caso coreano. Per il momento sembra che Apple sia solo sotto investigazione e non ci sono ancora speculazioni sui possibili risarcimenti o multe. È chiaro dai documenti come Apple non permetta libertà di scelta per il prezzo di iPhone.

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