Samsung probabilmente sarà costretta a togliere del tutto dal mercato il nuovo Samsung Galaxy Note 7 dopo tutti i problemi di cui si parla da tempo riguardo la batteria. La produzione e gli ordini del nuovo Galaxy saranno compromessi per sempre e quindi la società potrebbe essere interessata a togliere del tutto lo smartphone dagli scaffali per non incorrere in problemi ulteriori.

Samsung ha chiesto agli utenti di non utilizzare più il nuovo smartphone e ha deciso di mettere in pausa la produzione. Samsung ha deciso di investigare sulle cause visto che anche la sostituzione della batteria non ha portato alla soluzione del problema. Secondo alcuni analisti Samsung potrebbe provare a coprire le perdite del Note 7 con il suo predecessore Note 5 e con il nuovo Galaxy S7. Qualche ben informato dice che Samsung potrebbe decidere di togliere del tutto dal mercato il Note 7 e toglierlo dalla produzione. Si tratta del modello top di gamma di Samsung e quindi il danno di immagine è molto elevato.

Samsung ha dichiarato ufficialmente di non aver preso ancora nessuna decisione al momento e il ministro delle finanze della Corea del Sud ha dichiarato che questo problema danneggerà l’export del paese. Ha inoltre detto che la politica non interferirà con le decisioni della società. Il danno per il richiamo di 19 milioni di dispositivi già venduti dovrebbe aggirarsi sulla cifra record di 17 miliardi di dollari.

Nel frattempo le azioni Samsung risentono della crisi con perdite in capitalizzazione nell’ordine dei 20 miliardi. Il maggior avversario: Apple, beneficia della crisi di Samsung raggiungendo il più alto valore di capitalizzazione del 2016. L’attuale capitalizzazione di Apple ha raggiunto livelli che non vedeva da Dicembre 2015 con le azioni sopra i 115$ ad azione.

Bisogna però anche dire che, con il lancio del nuovo smartphone Pixel, c’è anche un’altra società che è entrata nel settore e che potrebbe rubare quote di mercato a Samsung: Google. Dal punto di vista di Google il timing non poteva essere migliore con l’entrata nel mercato proprio quando il maggior avversario ha problemi di produzione e di immagine.

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