Apple ha sempre utilizzato fino ad ora una formula 30/70 per dividere gli utili tra i programmatori ed Apple stessa. Questa divisione è sempre stata la stessa fin da quando Steve Jobs ha lanciato il primo App Store. La suddivisione prevede che Apple si prenda il 30% degli utili negli acquisti in-app mentre agli sviluppatori spetta il restante 70%.

Apple vorrebbe fare delle modifiche in vista di nuove applicazioni che prevedono acquisti in-app. Di questo tipo saranno applicazioni che offrono abbonamenti a canali televisivi come ad esempio Netflix ma anche altre app come Spotify, Hulu e altre.

Molte società non sono per niente contente di pagare questo 30% ad Apple ma vorrebbero invece tenersi tutti i profitti provenienti dalle loro applicazioni. Apple ha avuto diversi problemi soprattutto quando ha lanciato gli ebook nel suo store. Con dei casi che hanno portato anche Apple in tribunale.

Apple infatti potrebbe scegliere di abbassare la percentuale che le aspetta al 15%. Per esempio negli acquisti in-app su Apple TV, Apple ha deciso di tenersi “solo”  il 15%. Questo è un vantaggio soprattutto per gli utenti che potrebbero sperare in prezzi più bassi dei servizi.

Come avrete capito, non c’è ancora una previsione su quanto Apple potrebbe abbassare la propria percentuale. È probabile che Apple scelga di abbassare la sua percentuale solo su alcuni prodotti, che quindi renderebbero più competitiva la piattaforma di iOS. Per questo si pensa solo a quei prodotti che offrono abbonamenti mensili agli utenti. È esattamente il caso di abbonamenti a servizi musicali o televisivi.

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