In una sentenza dell’ottobre del 2010, un giudice aveva costretto Apple a pagare 625 milioni di dollari come risarcimento danni ad una società texana, nota come Mirror Worlds, per la violazione di tre brevetti utilizzati per creare CoverFlow, Spotlight e TimeMachine (il che voleva dire la bellezza di 3 multe da 208,5 milioni di dollari l’una). Pochi giorni fa, però, la sentenza d’appello ha dato ragione ad Apple, annullando di fatto la maxi-multa. In questo modo la multinazionale di Cupertino non sarà più obbligata a tirare fuori l’esorbitante somma di 625 milioni di dollari. Con questa nuova sentenza, il giudice d’appello ha stabilito due cose: la prima è che la cifra della multa era eccessivamente alta; la seconda è che Apple non avrebbe infranto nessun brevetto.

In questo modo Apple potrà investire la somma in questione per investimenti fuuri ed in ricerca.

Da notare che qualora la sentenza d’appello avesse dato ragione al denunciante si sarebbe trattato di una delle più grandi somme pagate per una violazione di brevetti. Ma fortunatamente per i vertici di Cupertino non è andata così. E possono tirare un bel sospiro di sollievo.

 

 

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