Alla fine di Luglio dei ladri sono entrati all’interno dell’abitazione di Steve Jobs e hanno rubato del materiale. Hanno colto l’occasione dei lavori di ristrutturazione mentre la casa era disabitata e così hanno sfruttato i ponteggi degli operai per entrare dentro e rubare oltre 60 mila dollari tra Mac, iPod, iPad e altri oggetti di valore.   

Per ritrovare gli oggetti rubati la polizia si è rivolta ad un team specializzato in crimini informatici formato da tecnici locali, statali e federali degli Stati Uniti. Con l’aiuto di Apple, che ha fornito anche i codici seriali dei dispositivi, sono riusciti a rintracciare uno dei dispositivi che si è connesso ai server Apple poco dopo la rapina. La polizia è riuscita a risalire all’abitazione del signor McFarlin utilizzando le informazioni dell’account Apple utilizzato per reinstallare il sistema operativo e la rete wifi. Essendo anche la rete wifi protetta non c’erano dubbi che chi avesse fatto la rapina qualche giorno prima abitasse proprio dove abita il signor McFarlin.

La polizia entrando in casa ha trovato un iMac sul tavolo della cucina e altri dispositivi da conoscenti e amici del signor McFarlin. McFarlin, dopo aver ammesso di aver compiuto la rapina approfittando dei lavori, ha detto di aver agito per problemi economici. Si è scusato con la famiglia di Steve Jobs e adesso è sotto arresto.

 



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